L'origine di alcuni dessert, ancora attualissimi ai giorni nostri, è da ricercarsi nella casualità o addirittura in un errore. E' Per puro caso, a esempio, che nel XVII secolo, un fabbricante di paste, Claudio Lorrain, detto Claudio Gelée, scoprì per merito di un errore il metodo di preparazione della pasta sfoglia. Mentre stava impastando alcuni dolci, si accorse di essersi dimenticato di unire la prescritta dose di burro. Pensò quindi di aggiungerlo, ma ormai aveva impastato la farina. Lo aggiunse man mano e manipolò bene l'impasto. Quale non fu la sua sorpresa quando, terminata la cottura dell'impasto, si accorse di avere ottenuto dei dolci molto friabili, derivati da una pasta sottilissima e sfogliata. La nascita dei lievitati invece é da attribuirsi a un ottico danese Leewenhock, che nel 1680, scoprì il ruolo delle cellule di lievito come principio lievitante proprio mentre stava osservando al microscopio i residui della lavorazione della birra determinando che il lievito, composto da microorganismi detti saccaromiceti é in determinate condizioni ambientali si riproduce e provoca la trasformazione degli zuccheri in anidride carbonica, motivo per il quale gli impasti rigonfiano. Anche Il cono del gelato é nato per caso. Tutto si deve all'inventiva di un pasticciere che, durante la Fiera Mondiale di St. Louis del 1904, avendo terminato le coppette ebbe l'idea di servire il dolce freddo usando le cialde prese da un banchetto vicino. E fu un successo! Si deve l'invenzione della Sachertorte al giovane pasticciere Franz Sacher che la realizzò nel 1832 poprio nella capitale austriaca. Erede di una facoltosa famiglia di albergatori di origine ebraica e giovane panettiere di corte, fu il cancelliere Klemens von Metternich in persona a chiedergli di preparare un dolce per un ospite, poiché il pasticciere ufficiale di corte era malato. Sacher, allora sedicenne, amava molto il cioccolato, che decise di impiegare per la sua ricetta: il risultato fu questo straordinario dolce che, leggenda vuole, fece esultare Metternich al primo assaggio. La nascita della crostata, probabilmente il dolce più antico della tradizione pasticcera italiana, é da attribuire a una suora del convento di S. Gregorio Armeno, intorno al 1500. Questo dolce di origine "povera" ebbe molta fortuna nel corso della storia, tanto da arrivare anche sulle tavole dei nobili fino a raggiungere la corte dei Borboni. Si narra infatti che fosse l'unico dolce in grado di far sorridere la regina Maria Teresa D'Austria, moglie del re Ferdinando II di Borbone, soprannominata "la Regina che non sorride mai". E il poliedrico pan di spagna? Si deve la sua nascita a una nuova tecnica di lavorazione di ingredienti noti. A capirlo per primo, fu Giovan Battista Cabona detto Giobatta, famoso cuoco della decadente Genova del XVIII secolo, che l'ambasciatore della Superba alla corte spagnola, Domenico Pallavicini, decise di portare con sé a Madrid. In occasione di un banchetto nella capitale spagnola, il cuoco offrì agli ospiti un dolce di nuova generazione, alternativo ai soliti gateau allora di moda: una torta incredibilmente leggera e soffice, con gli stessi ingredienti del savoiardo piemontese. La leccornia piacque così tanto che i reali spagnoli la battezzarlo "pàte génoise", in onore della città natale del talentuoso cuoco. Con il tempo la "pàte" si é però affermata in versione più semplificata, dando vita al "pan di Spagna".